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Le tecnologie abilitanti
Da uno studio di Boston Consulting emerge che la quarta rivoluzione industriale si centra sull’adozione di alcune tecnologie definite abilitanti; alcune di queste sono “vecchie” conoscenze, concetti già presenti ma che non hanno mai sfondato il muro della divisione tra ricerca applicata e sistemi di produzione veri e propri; oggi, invece, grazie all’interconnessione e alla collaborazione tra sistemi, il panorama del mercato globale sta cambiando portando alla customizzazione di massa, diventando di interesse per l’intero settore manifatturiero.
Le 9 tecnologie abilitanti definite da Boston Consulting sono:
- Advanced manufacturing solution: sistemi avanzati di produzione, ovvero sistemi interconnessi e modulari che permettono flessibilità e performance. In queste tecnologie rientrano i sistemi di movimentazione dei materiali automatici e la robotica avanzata, che oggi entra sul mercato con i robot collaborativi o cobot.
- Additive manufacturing: sistemi di produzione additiva che aumentano l’efficienza dell’uso dei materiali.
- Augmented reality: sistemi di visione con realtà aumentata per guidare meglio gli operatori nello svolgimento delle attività. quotidiane.
- Simulation: simulazione tra macchine interconnesse per ottimizzare i processi.
- Horizontal e vertical integration: integrazione e scambio di informazioni in orizzontale e in verticale, tra tutti gli attori del processo produttivo.
- Industrial internet: comunicazione tra elementi della produzione, non solo all’interno dell’azienda, ma anche all’esterno grazie all’utilizzo di internet.
- Cloud: implementazione di tutte le tecnologie cloud come lo storage online delle informazioni, l’uso del cloud computing, e di servizi esterni di analisi dati, ecc. Nel Cloud sono contemplate anche le tecniche di gestione di grandissime quantità di dati attraverso sistemi aperti.
- Cyber-security: l’aumento delle interconnessioni interne ed esterne aprono la porta a tutta la tematica della sicurezza delle informazioni e dei sistemi che non devono essere alterati dall’esterno.
- Big Data Analytics: tecniche di gestione di grandissime quantità di dati attraverso sistemi aperti che permettono previsioni o predizioni.
I vantaggi resi dai processi innovativi dell’Industria 4.0, sono numerosi e possono essere riassunti, essenzialmente, in un miglioramento delle performances economiche in termini di riduzione dei costi ed efficienza della produzione.
I più recenti studi compiuti a livello internazionale, dimostrano come questi due fattori chiave possano registrare significativi incrementi positivi ove vengano adottati sistemi tecnologici e/o digitali nella catena di produzione aziendale.
In media, le imprese che accedono alla rivoluzione tecnologica possono aspirare ad una riduzione dei costi di gestione pari al 3,6% annuo ed un incremento dell’efficienza operativa del 4,1% che, in base al settore merceologico in cui esse operano, può divenire anche più marcato, ed infine conseguire un aumento degli introiti pari al 2,9% (dati statistici assunti dallo studio di PWC International “Industry 4.0 –Building your digital enterprises 2016”).
Inoltre, secondo una recente indagine Doxa per l’anno 2017, svolta su di un campione di 900 imprese italiane che hanno aderito ai processi di innovazione digitale di Industria 4.0, sono emerse le seguenti esternalità positive:
- di 900 imprese italiane che hanno aderito ai processi di innovazione digitale di Industria 4.0, sono emerse le seguenti esternalità positive:
- nuovi clienti per il 94% del campione;
- migliore immagine di mercato per il 90% del campione;
- aumento nella soddisfazione dei consumatori per il 90% del campione;
- migliore qualità dei servizi per il 77% del campione;
- incremento del fatturato per il 76% del campione.In particolare, i minori costi e l’aumento dell’efficienza operativa nell’Industria 4.0discendono da:
- analisi in tempo reali di tutti i processi produttivi (efficienze ed inefficienze degli stessi);
- utilizzo di algoritmi e/o dispositivi tecnologici per ottimizzare il controllo, la manutenzione e l’eventuale riparazione di tutti i fattori produttivi (macchinari in particolare); integrazione verticale del personale che opera in diverse fasi del processo produttivo a mezzo di strumenti digitali/telematici analizzati allo scambio di dati;
- integrazione orizzontale tra gli operatori interni a ciascuna fase produttiva e migliore gestione della logistica.
Parimenti, l’incremento dei ricavi consegue dai seguenti profili, direttamente connessi alla strategia di innovazione degli asset strutturali perseguita dall’impresa:
- eventuale realizzazione di nuovi prodotti/servizi da collocare sul mercato;
- digitalizzazione dei prodotti/servizi esistenti;
- personalizzazione dei prodotti;
- acquisizione di una più ampia platea di clienti attraverso la proposta di un nuovo portfolio di servizi
- maggiore competitività rispetto ad imprese concorrenti.